Si ringrazia

per il prezioso contributo a sostegno dell’esposizione, con l’adozione della seguente opera:

TORSO BELVEDERE
Fabio Viale
2020
Marmo bianco e pigmenti

Location: P.zza Duomo

Ti aspettiamo alla mostra diffusa

Il catalogo del mondo: Plinio il Vecchio e la Storia della Natura

dal 3 maggio al 31 agosto 2024
Presso l'Ex Chiesa di San Pietro in Atrio, il Palazzo del Broletto e il centro storico di Como

Scatta una foto dell’opera e postala su Instagram usando l’hashtag #plinio23 e taggando @fondazione.volta e @viale.fabio per essere parte di questo ambizioso progetto di diffusione del lascito pliniano!

 

Breve descrizione dell'opera

L’opera deriva dal celebre Torso del Belvedere, oggi conservato presso i Musei Vaticani (inv. 1192). La scultura, divenuta un’icona del mondo antico, è nota fin dal Quattrocento (Ciriaco d’Ancona la ricorda nel Palazzo Colonna) e, da quando è stato scoperto il Laocoonte, è stata associata a esso per le affinità riscontrabili nella posa e nello stile. A causa dello stato frammentario della scultura, risulta ancora incerto il soggetto che essa doveva originariamente rappresentare: per via della sua muscolatura rigonfia e della pelle ferina sulla quale è seduta, la figura è stata interpretata come un Ercole in riposo, ma è stato anche proposto che potesse trattarsi di un Marsia, fino ad arrivare alle più recenti ipotesi che lo identificherebbero con un “Aiace pensoso”, raffigurato nell’atto di meditare il suicidio, oppure, secondo un’altra proposta, con ciò che resterebbe di un gruppo raffigurante Telefo ed Oreste.
Il tatuaggio si ispira ad un disegno di Utagawa Kuniyoshi, conosciuto per le sui bellissimi ukiyo-e. Questo in particolare ritrae Iwanuma Kichirokuro Nobusato, uno dei molti eroi ritratti dall’artista, che combatte con una salamandra gigante in riva ad un fiume.