Il catalogo del mondo: Plinio il Vecchio e la Storia della Natura

3 maggio - 31 agosto 2024
Ex Chiesa di San Pietro in Atrio, Palazzo del Broletto (Como)

In occasione delle celebrazioni del Bimillenario Pliniano, dal 3 maggio al 31 agosto 2024 a Como laFondazione Alessandro Volta presenta la mostra “Il catalogo del mondo: Plinio il Vecchio e la Storia della Natura”, un racconto inedito dedicato alla figura e alla vita di Plinio il Vecchio, dall’antichità ai giorni nostri. Con il coordinamento artistico del Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei duemila anni dalla nascita di Plinio il Vecchio e a cura di Gianfranco Adornato, Professore di Archeologia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’esposizione ripercorre le vicende di Plinio il Vecchio – cittadino comasco -, mettendo in luce la straordinaria fortuna della sua opera attraverso i secoli e la sua attualità nella società contemporanea, impegnata in una profonda riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente e sul rapporto dell’uomo con la natura.

La mostra si diffonde in città a partire dalle prestigiose sedi dell’Ex Chiesa di San Pietro in Atrio e del Palazzo del Broletto – con un allestimento ricercato a cura dell’Architetto Paolo Brambilla -, coinvolgendo luoghi cittadini attraverso un percorso open-air, fino al nuovo spazio multimediale Vis Comensis, che apre per la prima volta al pubblico.

Il percorso espositivo presenta oltre quaranta opere provenienti dalle maggiori istituzioni museali italiane, tra cui le Gallerie degli Uffizi, i Musei Vaticani, la Biblioteca Palatina – Complesso monumentale della Pilotta, il Museo Archeologico di Firenze – Direzione Regionale Musei della Toscana, il Museo Archeologico Nazionale di Venezia – Direzione Regionale Musei Veneto, l’Opera della Primaziale Pisana e il Museo Palatino – Parco Archeologico del Colosseo, e dalle principali istituzioni cittadine come la Biblioteca Comunale di Como e la Diocesi di Como.

L’esposizione include inoltre opere di artisti contemporanei internazionali del calibro di Luigi Spina, Fabio Viale, Andy Warhol e Cy Twombly, ispirate all’opera e alla storia di Plinio Il Vecchio.

L'esposizione

Progetto
Comitato Nazionale per le celebrazioni dei duemila anni dalla nascita
di Plinio il Vecchio
Fondazione Alessandro Volta

Curatela
Gianfranco Adornato, Scuola Normale Superiore, Pisa

Progetto allestimento
Brambilla Orsoni Architetti Associati

Illuminotecnica
CD’C Illuminotecnica – Gabriele Coduri De’ Cartosio

Logistica
Arteria S.p.A.

Comunicazione
Il Sole24Ore Cultura
ElleciStudio

Albo dei prestatori 

ISTITUZIONI 
Biblioteca Comunale di Como
Complesso monumentale della Pilota
Diocesi di Como
Gallerie degli Uffizi
Parco Archeologico del Colosseo – Museo Palatino Opera della Primaziale Pisana
Direzione Regionale Musei Veneto – Museo Archeologico Nazionale di Venezia
Direzione Regionale Musei della Toscana – Museo Archeologico Nazionale di Firenze
Musei Vaticani, Città del Vaticano
Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio
per le province di Pisa e Livorno

PRIVATI 
Famiglia Di Cosmo
Luigi Spina
Roberta Lietti

I prestiti

L’esposizione guida il visitatore attraverso i secoli, per illustrare la rilevanza, la fortuna, l’influenza e l’eredità multiforme della Naturalis Historia e del suo autore sul processo di sviluppo culturale europeo. Fulcro storico e artistico dell’intero percorso espositivo è costituito da due tra le più celebri e discusse opere statuarie dell’antichità: la Statua di efebo nudo tipo Westmacottconservata a Castel Gandolfo e concessa dai Musei Vaticani – da cui provengono anche i busti dei tre imperatori Tiberio, Tito e Augusto – e il Doriforo, in prestito dalle Gallerie degli Uffizi insieme ai ritratti degli imperatori Claudio, Vespasiano e Domiziano e a quattordici gemme, esemplari antichi messi in relazione con il testo pliniano per sottolineare la grandiosità di questi preziosissimi oggetti.

Ad arricchire la mostra, i lavori di importanti artisti contemporanei che richiamano le opere e la vita di Plinio il Vecchio, tra cui il fotografo Luigi Spina, con la prima assoluta del suo progetto Interno Pompeiano e lo scultore Fabio Viale presente con alcune delle sue maggiori opere – Laocoonte, Venus, Head, Kouros Torso del Belvedere – sulle quali sovrascrive nuovi valori attraverso il processo di “tatuatura”, secondo una tecnica da lui stesso messa a punto. Il dialogo con il contemporaneo prosegue con la serigrafia Vesuvius di Andy Warhol e tre serie dell’artista statunitense Cy Twombly: Natural History II, Six Latin Writers and Poets and Poets e Five Greek Poets and a Philosopher.

 

Le opere di Fabio Viale

Ad arricchire la mostra e a creare un vero e proprio ‘ponte’ tra il mondo contemporaneo e il mondo antico sono le opere dell’artista Fabio Viale, posizionate in cinque location open-air all’interno del centro storico della Città di Como.

Fabio Viale, Laocoonte
2020, Marmo bianco e pigmenti
Largo Miglio, Como

Fabio Viale, Torso Belvedere
2020, Marmo bianco e pigmenti
Piazza Duomo, Como

Fabio Viale, Venus
2021, Marmo bianco e pigmenti
Cortile interno di Palazzo Cernezzi, Como

Fabio Viale, Kouros
2018, Marmo bianco, pigmenti, oro 24Kt e argento
Mezzanino del Broletto, Como

Fabio Viale, Head
2024, Marmo bianco e pigmenti
Piazza San Fedele

 

Lo spazio musale VIS Comensis

Lo spazio museale “VIS Comensis” è dedicato a quattro fra le figure più rilevanti della Storia del territorio di Como: Plinio il Vecchio (23-79 dC), autore della Naturalis Historia, la più antica enciclopedia giunta fino a noi; Plinio il Giovane (61-114 ca.), il cui epistolario è la più vivida e intima descrizione dell’Italia, e di Como, nell’età imperiale; Paolo Giovio (1483-1552), fondatore del primo museo moderno in cui raccolse una rilevante collezione di ritratti di “uomini illustri”; Alessandro Volta (1745-1827), inventore della pila e scopritore del metano. Parte integrante dell’esperienza multimediale è l’app, realizzata grazie alla collaborazione con DkR e Ass. Sentiero dei Sogni, che stimola gli utenti a visitare in città i punti di interesse collegati ai Savi comaschi.

Il nome dello spazio museale ha un doppio significato: VIS è acronimo di “Virtuale Interattivo Storico”, ma è anche il termine latino che indica “forza” a evocare l’energia che i quattro Savi hanno saputo trasmetterci.

Inserito nell’antica “contrada delle meraviglie”, il VIS Comensis celebra la Curiositas e la meraviglia quali elementi fondanti dei profili dei quattro Savi comensi e del sapere umanistico e scientifico. Le videoinstallazioni sono state realizzate da Kaos Produzioni, gruppo di ricerca artistica che si occupa di progetti multimediali, scenici ed espositivi.

In un ideale rimando al Museo di Paolo Giovio, sorto in onore dei Plinii e delle Muse, nel VIS Comensis scrittura e immagine dialogano al fine di stimolare la meraviglia e il desiderio di conoscenza che da essa deriva.

Galleria

 

Informazioni

“Il catalogo del mondo: Plinio il Vecchio e la Storia della Natura”
3 maggio – 31 agosto 2024
Ex Chiesa di San Pietro in Atrio (Via Odescalchi) e Palazzo del Broletto (Piazza del Duomo), Como
www.plinio23.it | mail: plinio23@fondazionealessandrovolta.it | telefono: 031 579811

ORARI
Ex Chiesa di San Pietro in atrio
dal martedì al venerdì dalle ore 14.00 alle ore 20.00 / sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00 / lunedì (chiuso)

Palazzo del Broletto dal martedì al venerdì dalle ore 14.00 alle ore 18.00 / sabato e / domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 / lunedì (chiuso)

VIS Comensis
Dal venerdì alla domenica dalle ore 14.00 alle ore 20.00
Dal lunedì al giovedì chiuso (disponibile solo su prenotazione per visite di gruppo)

COSTI
Biglietto unico per tutte le sedi espositive
INTERO 10,00€
RIDOTTO 5,00€ (per gli studenti fino a 19 anni e per i gruppi con almeno 15 partecipanti)
GRATUITO: per i minori di 14 anni e per i disabili (ed eventuale accompagnatore)